Screams Ogni essere umano può riconoscere il dolore nella semplice iconografia del volto urlante, giacché il dolore è un’oscura commistione di individuale e totale. E’ proprio l’aspetto collettivo del dolore che permette la sua descrivibilità, che fa in modo che il dolore giunga alla parola e non rimanga l’esperienza muta che è. Se il dolore è descrivibile è a maggior ragione visibile. I quadri sono ridotti all’essenziale, privi di decorazioni o rappresentazioni che nascondano la scelta del soggetto come sostanza morale del bisogno creativo. Le opere sono descrittive, prive di enfasi, esplicitamente figurative, spoglie di decorazione intesa come campo di fascinazione e indeterminatezza che distolga dal principale settore di attenzione su cui si ferma il soggetto. Non c’è spazio per lo sfondo, abbiamo solo il volto col quale siamo obbligati a confrontarci. Rimane solo la mimica facciale, ed il linguaggio del corpo è eliminato.
testo di Elena Santoni |
EN_1 tecnica mista su tela 80 x 80 cm
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M_1 tecnica mista su tela 80 x 80 cm
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Michele_1 tecnica mista su tela 80 x 80 cm
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R_1 tecnica mista su tela 80 x 80 cm
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Tibi Mater tecnica mista su tela 80 x 80 cm
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Venia tecnica mista su tela 80 x 80 cm
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Why tecnica mista su tela 80 x 80 cm
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Ode to innocence tecnica mista su tela 80 x 80 cm
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EN_2 tecnica mista su carta 85 x 100 cm
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R_2 tecnica mista su carta 85 x 100 cm
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Patibolo_1 tecnica mista su carta 30 x 40 cm
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Patibolo_2 tecnica mista su carta 30 x 40 cm
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Patibolo_3 tecnica mista su carta 30 x 40 cm
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Mortis tecnica mista su carta 27 x 23 cm
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Scream blu tecnica mista su carta 27 x 23 cm
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Sorrow tecnica mista su carta 27 x 23 cm
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Without god tecnica mista su carta 27 x 23 cm
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